Visite guidate al giardino monumentale dei Boschi di Carrega in occasione del Festival della Malvasia.

Al giardino monumentale dei Boschi di Carrega in occasione del Festival della Malvasia

SABATO 20 e DOMENICA 21 MAGGIO
Centro Parco “Casinetto” – Parco Boschi di Carrega –  Sala Baganza (Parma)
In occasione del Festival della Malvasia 

Visite guidate al giardino monumentale dei Boschi di Carrega

In occasione del Festival della Malvasia vi accompagneremo a conoscere il Casinetto dei Boschi di Carrega e il giardino monumentale con visite guidate gratuite offerte dai Parchi del Ducato.
Sabato 20 maggio: visite guidate dalle ore 15.00 alle ore 18.00 ad intervalli di 45 muniti
Domenica 21 maggio: visite guidate dalle ore 15.00 alle ore 18.00 ad intervalli di 30 minuti
Partenza del trenino turistico Enotour: via Vittorio Emanuele, Sala Baganza (Parma).

 

Il complesso monumentale dei Boschi di Carrega

Il Casino dei Boschi di Carrega fu fatto costruire da Maria Amalia di Borbone nella seconda metà del ‘700 su progetto dall’architetto francese Ennemond Alexandre Petitot quale residenza estiva e casino di caccia.

Nel 1819 fu acquisito da Maria Luigia d’Austria, che ampliò il complesso monumentale con un lungo colonnato con al centro il Casinetto, sede del teatrino di corte, e lo arricchì con un giardino all’inglese realizzato dal giardiniere asburgico Carlo Barvitius. Tra il 1819 e il 1826 furono avviate anche opere di trasformazione della viabilità interna, della regimazione delle acque e della forestazione in tutta la tenuta. Vennero introdotte specie arboree ed erbacee esotiche, la cui disposizione originaria teneva conto del colore che il fogliame assumeva al variare delle stagioni, dell’intensità della luce sulle chiome nei vari momenti della giornata e della particolare scena che i vari angoli del parco erano destinati a rappresentare.
Di grande interesse l’introduzione di centinaia di faggi provenienti dal Lago Santo Parmense, che si sono sviluppati in un bosco rigoglioso nella vallecola del rio Buca pelosa.

Alla morte di Maria Luigia la proprietà tornò ai Borbone.

Con l’Unità d’Italia divenne riserva di caccia dei Savoia, che successivamente la cedettero all’ingegner Grattoni come ricompensa per la direzione dei lavori del Frejus.

Alla sua morte (1881) la proprietà venne acquistata dalla famiglia Carrega, che proseguì l’impianto di alberature d’alto fusto iniziato da Maria Luigia e avviò la costruzione del lago di Ponte verde e del lago delle Navette. Il principe Andrea Carrega, appassionato botanico e competente selvicoltore, allestì una xiloteca di 555 esemplari legnosi corrispondenti alle specie arboree presenti nei boschi.

All’inizio degli anni ’70 si costituì un consorzio pubblico per l’acquisizione e la destinazione a parco pubblico delle aree boschive al fine di sottrarre questo immenso patrimonio storico e naturalistico alla lottizzazione. L’intero complesso dei Boschi di Carrega venne successivamente vincolato a “verde pubblico” dal comune di Sala Baganza, ponendo le basi per la successiva istituzione del primo Parco Regionale dell’Emilia Romagna nel 1982: il Parco Regionale Boschi di Carrega.

Oggi il Casinetto è sede di uffici dell’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale (Parchi del Ducato) e ospita eventi culturali e mostre. Di particolare interesse la xiloteca e la mostra micologica.

Oltre la metà degli oltre mille ettari del Parco è ricoperta da querceti e boschi con castagni e faggi. Sono presenti anche alcuni esemplari di piante esotiche, tra cui il Cedro del Libano, l’Abete bianco americano, la Sequoia e il Cipresso calvo.

Qui sono state rilevate oltre 400 specie di funghi, alcune delle quali verosimilmente riprodotte e messe in mostra nei locali al piano terra del Casinetto.

Tra la fauna spicca la presenza del Capriolo, l’animale più rappresentativo, ma lungo i sentieri è possibile riconoscere al canto diverse specie di uccelli e imbattersi nelle tracce dei più elusivi micromammiferi (Arvicola, Moscardino, Toporagno, etc.) e di piccoli carnivori quali il Tasso, la Faina e la Volpe.
Laghi, rii e zone umide sono luoghi d’elezione per osservare la testuggine palustre e gli anfibi.
I più fortunati potranno rinvenire le tracce del Lupo.

 

Iniziativa gratuita promossa dai Parchi del Ducato.

Per saperne di più:
www.parchidelducato.it
Festival della Malvasia 
Comune di Sala Baganza

 

PRENOTAZIONI e PRENOTAZIONI
ESPERTA Srl
Tel. 0521 803017 (uff.) – 347 4018157 (mob.)
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